In Lombardia i patroni dei pellegrini più conosciuti e venerati sono san Cristoforo e san Rocco. Giacomo il Maggiore (il Santiago venerato in Spagna) trova però posto nell’iconografia lombarda nel suo status di Apostolo. Nel Duomo di Milano, cattedrale della Diocesi di Milano e sede del suo vescovo, successore degli Apostoli, il nostro santo è rappresentato più volte.
SAN GIACOMO SULLA FACCIATA DEL DUOMO
Per chi guarda la facciata e sta per entrare in Duomo è di particolare importanza il fatto che le grandi statue degli Apostoli e degli Evangelisti occupino il primo livello dei contrafforti. Essi ricordano al visitatore e al fedele il legame della chiesa di Milano con la Chiesa universale, fondata sul fondamento di Cristo e degli Apostoli. Accanto alla Porta maggiore (quella al centro), vegliano Pietro (sinistra) e Paolo (destra), statue più antiche rispetto alle altre della facciata, che invece risalgono ai primi anni del 1800. Sui contrafforti centrali a due a due, gli Evangelisti: da sinistra san Giovanni (Camillo Pacetti), san Luca (Grazioso Rusca), san Matteo (Angelo Pizzi) e san Marco (Donato Carabelli). Tra le porte laterali gli altri Apostoli Maggiori: sant’Andrea (Gaetano Monti) e san Giacomo il Maggiore (Camillo Pacetti). Sul contrafforte più a sinistra San Tommaso (Bartolomeo Ribossi) e San Filippo (Pompeo Marchesi); dietro l’angolo, sullo stesso contrafforte, San Simone (Antonio Rusca) e san Mattia (Giacomo De Maria). Sul contrafforte più a destra san Bartolomeo (Giovanni Battista Buzzi Donelli) e san Giacomo Minore (Giuseppe Buzzi); dietro l’angolo, sullo stesso contrafforte, San Giuda Taddeo (Antonio Pasquale) e San Barnaba (Pietro Possenti).
San Giacomo il Maggiore è stato scolpito nel 1810 ed è rappresentato nella sua dignità di Apostolo, con la veste romana e il rotolo dell'annuncio del Vangelo in mano. È anche il Santiago pellegrino, con il caratteristico bastone, tenuto saldamente nella mano sinistra, e il piede sinistro davanti, che esce dal piedistallo, nell'atto di camminare.
SAN GIACOMO ALL’ALTARE DEL SACRO CUORE
Un’altra effigie di San Giacomo il Maggiore nel Duomo di Milano affianca l’altare del Sacro Cuore, insieme a quella di San Giacomo il Minore. Le sculture di questi due Apostoli omonimi apparivano già nel 1500, quando quello era l’altare di San Giovanni, progettato e realizzato da Pellegrino Tibaldi, architetto della Fabbrica del Duomo dal 1567 al 1585. L’altare aveva un percorso iconografico che sottolineava il tema apostolico. Andrea Rinaldi fu incaricato di scolpire San Giacomo il Maggiore; Pietro Antonio Daverio invece San Giacomo Minore. Tra il 1840 e il 1842 furono commissionate nuove statue per gli altari del Duomo, che sostituirono quelle cinquecentesche, ritenute di poco valore artistico. Così una nuova statua di San Giacomo il Maggiore scolpita da Francesco Somaini sostituì quella di Rinaldi e una di san Giacomo il Minore scolpita da Antonio Labus prese il posto di quella di Andrea Rinaldi. Sono le statue che si vedono oggi. Anche qui San Giacomo ha è rappresentato con il bastone del pellegrino in una mano e il rotolo della Parola di Dio nell’altra.
SAN GIACOMO INTERPRETA IL PATRIARCA ISACCO
Nel 1886 dagli altari pellegrineschi di San Giuseppe e di San Giovanni vengono temporaneamente tolte le statue sul timpano. Durante questo spostamento è facile immaginare l’irrimediabile incidente che non ha più permesso al patriarca Isacco di tornare al suo posto. Era stato scolpito da Pietro Antonio nel 1595. Venne allora recuperata la statua di San Giacomo il Maggiore del Rinaldi (quella tolta dall’altare di San Giovanni). Fu posizionata nella parte più a sinistra del timpano, accanto a Giacobbe, Noè, Salomone ed Ezechia. Sul basamento, la nuova scritta “IXAC PATR” non basta per camuffare la figura di San Giacomo in evidenti abiti da pellegrino, non solo con il bastone ma anche con il cappello e la mantella decorata da una conchiglia.